Partnership al progetto

Per il mio progetto sulla pista di pattinaggio in velocità al coperto ho intervistato l’architetto Fabrizio Sabatini, responsabile degli impianti sportivi della Federazione Italiana Sport Rotellistici (FISR) sottodivisione del CONI; durante la nostra conversazione è anche intervenuto il presidente della commissione impianti nazionale.

Inizio spiegando il motivo della mia intervista e illustrando brevemente il mio corso di studi. Mi viene chiesto di mostrare il mio progetto (concept) e la conversazione parte proprio dalle mie scelte progettuali:

Mostro il mio progetto e il mio riferimento principale (chiesa de giubileo del 2000 Peter Eisenman) e spiego che voglio utilizzare le sue pieghe per modellare le mie superfici, e farle digradare fino al livello del terreno creando delle rampe per lo street skating. Meccanismo che si ripete anche per il resto del lotto:”increspando” il terreno, creando rampe e sedute pubbliche.

Secondo lei posso aprire lo spazio al centro dell’anello al pubblico?

L’importante è che il centro dell’anello sia schermato dai corridori, come nell’area Gesinghen. Dove le travi della copertura poggiano su pilastri al centro dell’anello, allo stesso modo, tu potresti usare una struttura del genere e rendere accessibile lo spazio in copertura. L’importante è che ci siano almeno 5 metri tra la pista e la copertura, se invece al centro del ring vuoi mettere altri sport come: pallavolo o basket, hai bisogno di 7 metri.

Secondo lei quale potrebbe essere il numero idoneo di posti negli spalti?

Lei quanto ha previsto?

Circa 1000 posti

Beh mi sembra sufficiente, comunque parliamo di un palazzetto dedicato agli sport Rotellistici, quindi mi sembra un bacino adeguato.

Dato che stai creando uno spazio dedicato al pattinaggio in velocità, ti consiglio farlo diventare spazio polifunzionale, inserendo fino a 9 discipline che utilizzano tutte lo stesso spazio, come: hockey pista, hockey inline, freestyle, skateboarding (per lo più nella piastra esterna), downhill, artistico, corsa, in-line alpine e roller derby.

quali sono i circuiti simili in Italia?

C’è una buona pista a Pescara e una a L’Aquila non più agibile, e una a Spinea (VE)

secondo lei sarebbe utile un progetto del genere a Roma?

Sarebbe un’ottima opportunità per la capitale! Specialmente per diffondere le discipline Rotellistiche, non solo qui, ma in tutta Italia!

E quali sono i processi di realizzazione/approvazione di un progetto del genere?

Il comune e lo stato devono finanziare la tua struttura, si tratta per lo più di fondi pubblici, e per una struttura del genere di avrebbe bisogno di almeno 5/7 milioni di euro.

Ti raccomando di vedere i principi informatori del CONI, che ti dicono come dimensionare gli tutti gli spazi, dalle piste, agli spogliatoi, fino agli spalti, perché siano in sicurezza e, allo stesso tempo, garantiscano una buona visibilità sul circuito.

Posso fare dei pozzi di luce dalla piastra sopraelevata verso la pista al livello inferiore?

Di solito la luce entra di scorcio, non si tratta di luce diretta, ma luce diffusa, la stessa che viene usata nelle biblioteche. Però potresti pensare anche ad un modo alternativo, l’importante è che il corridore non sia “distratto” da questa.

• Riguardo al posizionamento dei pilastri al centro della pista ti raccomando di metterli ad almeno due metri di distanza dal ring per salvaguardare la vita dei corridori.

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